Il tatuatore

Francis Sullivan ha appena ricevuto la promozione di ispettore della polizia, per lui è un traguardo incredibile, giovanissimo e pieno di ambizioni. Quando Marni Mullins, nota tatuatrice, telefona alla polizia comunicando il ritrovamento di un cadavere, ha inizio il suo primo caso.
Il cadavere è stato rinvenuto in condizioni orribili, la sua pelle infatti è stata scuoiata.
Quello che all'inizio sembra un caso isolato legato alla malavita, ben presto si rivela solo il primo di una serie, dietro alla quale si cela un serial killer, un vero e proprio collezionista di tatuaggi.

La storia è ben pianificata e sulla scena ritroviamo molti personaggi, ognuno con un chiaro punto di vista. I protagonisti probabilmente non spiccano per l'originalità, ma ai miei occhi è passato in secondo piano perché non è questo il punto su cui si concentra il libro. Da tanto tempo infatti non leggevo una storia che mi trasmettesse i brividi che ho provato leggendo questo romanzo.
Mi è sembrato di vivere una puntata di "Criminal Minds", dove il vero protagonista è il serial killer, finalmente, e dove i fatti si susseguono velocemente lasciandoci sulle spine, in una lotta contro il tempo.
Sono sempre stata affascinata dalle motivazioni e soprattutto dai modus operandi degli assassini e questo libro ha soddisfatto a pieno le mie curiosità. La mente del serial killer è malata e perversa ma anche razionale e imprevedibile, tanto da far rimanere sconvolti.
Inoltre viene affrontato il tema dei tatuaggi, del culto della bellezza e delle motivazioni che spingono le persone a marchiare la propria pelle.
un thriller scorrevole, ansiogeno e agghiacciante!